Michèle Raffaele:musica raffinata e intensa, ma con anima (e cuore)

da LA WEBZINE DI AUDIOFOLLIA.it, Webzine di recensioni musicali, in forma scritta o video, a cura di Francesco Lenzi e blog di Audiofollia.it a cura di Giovanni D’Iapico.

Oggi vi parleremo di un’artista raffinatissima che crea una musica affascinante e complessa.
Sto parlando di Michèle Raffaele, pianista/cantante/compositrice canadese (trasferitasi da poco da noi in Italia) che arriva in questi giorni al suo primo EP, questo”Minor offender”; ma la maturità delle sue canzoni fa sì che questo disco non sembri affatto un’opera prima, anzi….il cd in questione è già maturo, privo di incertezze, ed è la dimostrazione dell’enorme bagaglio culturale della nostra musicista (suona il piano fin da piccola e vanta un curriculum di tutto rispetto, essendosi formata in importanti università musicali).

COPERTINA-300x300Che musica fa Michèle? E’ presto detto: le 5 tracce che compongono”Minor offender” hanno tutte atmosfere diverse, da jazz suadente e soffice fino ad ambientazioni quasi orchestrali,passando per momenti di “Pop”estremamente curato e sofisticato. Senza dimenticare mai la forma”canzone”.


Il cd si apre con un morbido pezzo jazz-pop dall’atmosfera gioiosamente vintage”, Lady Maybe” che mette subito in evidenza le ottime doti interpretative di Michèle:una bella voce originale, perfetta e vibrante, personale e ottima tecnica al piano.
La canzone è un bozzetto che descrive una ragazza insicura, e sembra uscita dalla colonna sonora di un film di Woody Allen: raffinata ma melodica, complessa ma sempre scorrevole, estremamente ”catchy”.

C’è anche spazio per un momento dedicato al sociale:”Remember me next sunday”è infatti il ritratto di un giovane africano conosciuto qualche tempo prima in una mensa dei poveri.
Musicalmente siamo dalle parti di un pop orchestrale e avvolgente,che più nobile non si può:inizio scuro,in cui le note del pianoforte e del canto si fanno notturne ed intriganti,per poi lasciare spazio ad un ritornello e ad una vocalità più ariosa,anche se sempre lievemente ombrosa.
Un ottimo pezzo,eseguito e composto con estrema maestrìa( e con qualche risvolto classicheggiante); un capolavoro che mette i brividi,con un mood quasi da musical….

La title-track prosegue su dei sentieri melodici ma non banali ed è un altro ritratto;in questo caso si parla di una donna”cacciatrice”che,ad un party,cerca goffamente di “rimorchiare”,senza che nessuno capisca la sua attitudine.
Potremmo definire che è un brano pop rock (in chiave intimista, soft) che brilla come un diamante (mi ricorda certe atmosfere a-la-Kate Bush fine anni ’70, però è solo un rimando personale per farvi capire il genere-o tentare di…-….anche perché non sarebbe giusto paragonare la nostra amica ad altri, data la sua spiccata presonalità): ombroso a tratti, luminoso nel ritornello ,gioca con queste dinamiche ed i suoi contrasti…. e Michèle è in grande forma, come sempre, sia vocalmente che musicalmente.

(Di questa canzone esiste anche un videoclip che potete gustarvi su youtube a questo indirizzo: https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=cXSeWrVHUjU)

“Superior”mostra ulteriori influenze e si cambia quindi decisamente atmosfera:difatti la matrice”cantautorale”della nostra si sposa ad un’andatura velatamente folk,mischiata ad un mood orchestrale quasi sixties.
E difatti in questo brioso brano fa capolino anche l’ironia:si punta il dito su quelle persone che sembrano essere ”tuttologhe”e l’atmosfera è divertita e divertente,senza rinunciare alla ricercatezza(ma mai fine a sé stessa).

L’EP si chiude in bellezza con un brano malinconico cantato in francese”Montreal….je reviendrai”dedicato alla città natale di Michèle:un omaggio sentito alle proprie radici(che rimangono tali anche se si esce dal proprio paese),soffuso e melodicamente notturno…..e i brividi salgono sulla schiena,perchè è un brano che emoziona come pochi,sfiorando la perfezione sonora….

Per tutti gli amanti della musica raffinata,ben fatta,senza sbavature,ma allo stesso tempo in grado di emozionare a piene mani,questo è un disco imperdibile; ma lo consiglio anche a chi di solito ascolta sonorità diverse, perché potrebbe qui avere una rivelazione.

Michèle Raffaele: segnatevi questo nome e cognome,perché ne sentiremo ancora parlare,e a lungo-…..
Parafrasando il titolo di una vecchia canzone, potrei dire che la musica dell’artista canadese si riassume in questa frase: ”quando la musica diventa poesia….”

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